5G: reti più performanti con l’Edge Computing
L’arrivo del 5G introdurrà molti cambiamenti nel mondo digitale, in particolare quando si parla di rete e dati, permettendo alle aziende un’implementazione delle tecnologie di data management.
L’edge computing sarà una delle tecnologie più rilevanti per la prossima ondata di applicazioni innovative, facilitando la diffusione della realtà virtuale, realtà aumentata immersiva, automobili a guida autonoma, IoT e telemedicina, ecc..
Queste innovazioni richiedono una maggiore velocità e una minore latenza, che le capacità delle reti 4G LTE e il cloud non riescono a fornire adeguatamente, proprio per questo l’entrata in scena del 5G apporterà una rivoluzione nei prossimi anni, permettendo upgrade rapidi nei vari settori.
Il ruolo dell’edge computing per il 5G
L’edge computing è un modello distribuito in cui l’elaborazione dei dati avviene in un luogo fisico piuttosto che su un server centralizzato o nel cloud.
È importante porre attenzione su un errore da non fare quando si parla di edge computing, ovvero quello di considerarlo una tecnologia alternativa al cloud. In realtà si tratta di due tecnologie complementari tra loro.
L’edge computing rappresenta un cambiamento nella modalità di gestione dei dati che provengono dai sempre più numerosi dispositivi connessi presenti nell’ambiente.
È un sistema di elaborazione cloud-based ed indica l’elaborazione delle informazioni ai margini della rete, dove i dati vengono prodotti, piuttosto che in un data warehouse centralizzato.
In questo modo sempre più applicazioni avranno una parte delle elaborazioni e dei dati in periferia all’edge.
Quali misure si dovranno attuare?
Il 5G ridisegnerà le architetture mettendo a disposizione strati di IT periferici direttamente collegati allo strato centrale, cosa che fino ad oggi non è mai stata possibile.
Con l’introduzione dell’edge le aziende evolveranno il modo in cui attualmente gestiscono e proteggono i dati passando da un modello in cui tutti i dati sono centralizzati ad un modello distribuito.
Con una realtà distribuita e potenzialmente dirompente, queste due dimensioni diventeranno semplicemente non gestibili senza strumenti adeguati: per raggiungere gli obiettivi di latenza del 5G, sarà quindi necessario prevedere la presenza di hardware ad alta performance e componenti radio in grado di creare priorità di traffico.
Quali saranno i vantaggi per le aziende?
I benefici principali derivanti dall’utilizzo delle tecnologie di edge computing sono la riduzione della latenza di elaborazione, che permette risposte in tempo reale, e il risparmio di banda, inviando al data center informazioni già elaborate e quindi di minori dimensioni.
I sistemi di edge computing consentiranno grazie a tecnologie di rete più veloci come il 5G wireless, di accelerare la creazione di applicazioni real time, dal video processing agli analytics in tempo reale, dalle auto a guida autonoma all’intelligenza artificiale o la robotica.
L’edge computing tra innovazione e sicurezza
Quando tutti i dati devono essere inviati ad un cloud analyzer, è innegabile che aumentino le vulnerabilità relative ai processi di business e operativi critici.
Con l’edge computing, è vero che la superficie di attacco potenziale si amplia, ma di converso diminuisce l’impatto sull’intera organizzazione.
Inoltre, meno dati si trasferiscono, meno dati sono intercettabili: poiché i dati vengono analizzati localmente, rimangono protetti dai sistemi di sicurezza dell’azienda locale.
La maggior parte dei paradigmi edge include tecnologie abilitanti quali reti wireless, sistemi distribuiti, peer-to-peer e piattaforme di virtualizzazione.
È quindi necessario non solo proteggere tutti questi blocchi ma anche garantire la sicurezza di tutte le parti.
In conclusione si può affermare che la trasformazione alle porte, dettata dalla disponibilità del 5G, avrà un impatto importante sulle scelte degli strumenti per la gestione e la protezione dei dati.