Backup dei dati aziendali: Perché è fondamentale e come farlo
Possedere un sistema di backup dei dati aziendali, al giorno d’oggi, è d’obbligo negli ambienti business e rappresenta una prassi che è ormai entrata a far parte della gestione della sicurezza informatica aziendale.
Dal momento in cui, in seguito alla rivoluzione informatica e tecnologica, la maggior parte delle operazioni aziendali viene svolta attraverso dei dispositivi quali computer, smartphone, tablet, è inevitabile preoccuparsi di custodire e proteggere tutti quei preziosi dati.
Purtroppo la semplice archiviazione che spesso effettuiamo in un computer non salva i dati dalla possibilità di essere persi o distrutti: furti, smarrimento del dispositivo, malware, virus informatici, guasti improvvisi, cadute accidentali e qualsiasi altra causa, ne minacciano quotidianamente la perdita definitiva.
L’unica soluzione per contrastare qualsiasi tipo di minaccia per i dati è il backup sistematico e costante.
I dati sono tutto per un’azienda o un libero professionista: perderli rappresenterebbe un danno di valore incommensurabile.
Cos’è e quali vantaggi comporta il backup dei dati aziendali
In informatica il termine backup indica la replica, su un qualsiasi supporto di memorizzazione, di file archiviati nella memoria dei computer al fine di prevenire la perdita definitiva dei dati in caso di eventi malevoli accidentali o intenzionali.
Solitamente si effettua il backup per due scopi principali:
- Recuperare i dati nel momento in cui vengono persi o danneggiati
- Avere a disposizione una versione precedente di file erroneamente modificati o eliminati.
Qualunque sia il caso, avere una copia aggiornata dei dati aziendali è sufficiente per salvare l’azienda da un problema imprevisto che causerebbe non pochi costi in termini sia di tempo che economici.
Ogni quanto è bene fare il backup in azienda?
Non esiste una regola fissa, ma più frequentemente lo si svolge, maggiore sarà la garanzia di non perdere alcun dato.
La frequenza e la costanza sono fondamentali quando si tratta di backup, proprio per questo è consigliabile stabilire e programmare un vero e proprio piano di backup da seguire e rispettare.
Per molti il backup è considerato un processo complicato e dispendioso in termini di tempo e risorse, ma nel caso vi fosse un problema e dovessero sparire tutti i dati dell’azienda i costi si alzerebbero in maniera esponenziale.
È utile (e previdente) quindi vedere il backup come un investimento per il futuro ed inserirlo nella pianificazione delle operazioni da svolgere regolarmente in azienda.
Aggiungiamo inoltre che il backup può essere svolto in diversi modi, alcuni dei quali molto veloci ed efficienti, o in alternativa esistono aziende esterne specializzate in backup che possono occuparsene al posto vostro.
Vi basterà chiedere al vostro partner informatico per avere maggiori informazioni.
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Il nostro team di professionisti è in grado di gestire sistemi di backup automatici, garantendo copie di sicurezza contenenti tutti i dati aziendali.
In base alle dimensioni dell’azienda, alle necessità ed alla quantità di dati, le soluzioni possono essere varie, così come varia la frequenza: un’azienda più grande, con molti dispositivi e che archivia grandi quantità di dati ogni giorno dovrà svolgere il backup più frequentemente.
Per concludere, in generale è buona regola effettuare il backup quotidianamente.
Come funziona il processo di backup dei dati?
Esistono 3 principali tipologie di backup che si differenziano per la diversa destinazione dei dati processati.
La scelta va fatta in base alle personali esigenze e necessità ed in seguito ad un’analisi specifica dei dati aziendali, è ad esempio utile determinare come e su quale dispositivo effettuare il backup.
A seconda delle valutazioni fatte, potrete fare il backup su:
1. Drive Esterno
Anche detto HDD (hard disk drive), è il più comune metodo di archiviazione dati utilizzato dai liberi professionisti e dalle PMI.
Se si tratta di un’azienda piccola o che non ha la necessità di archiviare grandi quantità di dati, questo sistema può essere sufficiente oltre che economico.
Si possono infatti acquistare un certo numero di dischi esterni, salvarci all’interno tutti i dati (in maniera costante e regolare) e ad ogni evenienza li avrete pronti ed a portata di mano.
Il rischio di questo metodo è il furto o la perdita dell’HDD, per questo si consiglia di salvare i dati su più drive esterni (anche la copia della copia), per non incorrere in rischi.
2. NAS (Network Attached Storage)
Questo secondo metodo viene solitamente utilizzato in alternativa al drive esterno ed è più comodo e semplice da gestire per le aziende che possiedono parecchi dati e dispositivi.
Per un’azienda che ha esigenze di backup più alte gestire singoli drive risulterebbe caotico e dispendioso, oltre al fatto che tra una copia e l’altra si potrebbero perdere o dimenticare dati.
Il NAS è la soluzione migliore per condividere facilmente i dati tra diversi computer o altri dispositivi in rete.
Si tratta di una componente hardware per l’archiviazione dei dati in rete che permette di fare il backup quotidiano di tutti i dati di ogni dispositivo connesso, così da non doverlo fare manualmente da ogni singolo dispositivo.
È utile per avere i dati sempre a disposizione ed a portata di mano in caso di bisogno.
3. Cloud
La terza opzione (che non esclude le altre) è quella di salvare tutti i dati utilizzando servizi di backup in cloud, non acquistando quindi alcuna componente hardware, bensì spazio nella famosa ‘nuvola’.
È un’ottima soluzione qualsiasi sia l’entità dell’azienda e dei dati in questione, poiché lo spazio in possesso è espandibile in ogni momento.
Il sistema Cloud rappresenta un backup delocalizzato, o anche detto anche ‘off-site’: i dati non sono archiviati in uno spazio fisico e soprattutto non si trovano all’interno dell’azienda, ciò permette di tenerli in sicurezza lontano da ogni possibile minaccia.
Il Cloud è ritenuto il metodo più sicuro ed allo stesso tempo semplice, garantendo la protezione dei dati anche in caso ad esempio di incendio, cosa che gli altri due metodi invece non permettono.
In generale, si consiglia di effettuare un doppio salvataggio dei dati, avendo così a disposizione due copie identiche in due destinazioni diverse.
Di prassi si abbina il backup su NAS a quello su Cloud: il primo permette di avere i dati sempre disponibili all’evenienza, il secondo li tiene al sicuro in un archivio virtuale che in caso di incendio o altre minacce ne garantisce l’integrità.
Per quanto riguarda il recupero dei dati in seguito ad un’emergenza possiamo parlare di ‘disaster recovery’, per questo è così importante l’archivio su Cloud.
Cos’è il Disaster Recovery
Il disaster recovery consiste in un processo ben più complesso di un semplice backup.
Con il backup, infatti, è possibile recuperare i dati archiviati, ma non un intero sistema informatico o una configurazione come server directory, database server, pc cluster, ecc.
Non è sufficiente archiviare copie di backup per sentirsi al sicuro, è necessario considerare un piano programmato valutando con attenzione che i requisiti per l’archiviazione delle copie siano significativi.
Attraverso un piano di disaster recovery si può facilmente scongiurare un vero e proprio ‘disastro’ in azienda in seguito a catastrofi naturali, attacchi informatici o terroristici, in cui i dati verrebbero definitivamente distrutti.
Quando si decide di attivare un programma di disaster recovery è importante accertarsi di localizzare i propri dati più lontano possibile dalla propria azienda e soprattutto affidarsi ad un’azienda certificata e professionale.
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