Kaspersky: i rischi informatici aziendali spesso arrivano da terze parti
Stando al report realizzato da Kaspersky Labs e B2B International, IT security: cost-centre or strategic investment? ci sono anzitutto buone notizie per quanto riguarda la sicurezza informatica in Italia: è infatti aumentata l’importanza che le aziende danno a questo fattore rispetto agli anni scorsi, con ben il 23% del budget IT destinato proprio alla sicurezza informatica.
Proteggersi dagli attacchi esterni non è più visto quindi come una spesa inutile, ma bensì come un investimento di carattere strategico, che proteggerebbe l’azienda e i suoi dati dai malintenzionati.
C’è di più: il trend viene seguito non solo dalle aziende ma anche dalle PMI incluse le aziende molto piccole e quindi con meno budget. Tuttavia, specifica Kaspersky, il budget destinato non è sufficiente a garantire una protezione completa in caso di attacco.
Quanto costa una violazione di dati
Lo studio svolto indica, per le PMI, che una violazione di dati ammonta a ben 75.600 € di danni, cifra che cresce esponenzialmente per le grandi aziende: 856.800€.
Incidenti causati da terze parti
La cattiva notizia è che investire cifre maggiori nella sicurezza aziendale della propria azienda non è sufficiente a garantire una protezione del 100%: gli incidenti alle infrastrutture ospitate da terze parti hanno causato fino a 140 mila dollari di danno alle piccole e medie imprese, mentre fino a 2 milioni di dollari per le grandi aziende.
Come proteggersi dagli errori altrui
Se sicuramente investire sulla propria sicurezza informatica è il punto di partenza per proteggersi dagli attacchi esterni, è altresì importante saper riconoscere i partner affidabili ai quali rivolgersi: in questo modo si minimizzeranno le possibilità di danni causati da partner e fornitori poco attenti.